Il mercato nero dei farmaci rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica. La domanda di farmaci, i prezzi elevati e l’accesso limitato sono fattori che contribuiscono a questa realtà pericolosa.
L’acquisto di farmaci dal mercato nero comporta una serie di rischi significativi per la salute poiché la qualità e l’efficacia dei farmaci venduti illegalmente non sono garantite. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno un milione di persone muore a causa di farmaci contraffatti o fuori norma, ovvero 1.000 morti l’anno solo in Italia.
La vendita illegale di farmaci, oltre a minare la sostenibilità del Sistema Sanitario può favorire la diffusione di malattie infettive poiché i farmaci contraffatti potrebbero contenere sostanze contaminanti e provocare un incremento di infezioni opportunistiche. Una classe di farmaci ad alto rischio di contraffazione è quella degli antibiotici, anche pediatrici, che oltre all’insuccesso nella cura creano pericolosi fenomeni di resistenza ai batteri.
La domanda quindi sorge spontanea, è possibile arrestare questo fenomeno?
Per contrastare efficacemente il mercato nero dei farmaci sono necessarie azioni coordinate a livello globale. Come dichiarato dalla dottoressa Chiara Cassano, Case Manager di Argo S.p.A., “noi di Argo S.p.A. stiamo intensificando gli sforzi per contrastare il mercato nero nel settore farmaceutico, a titolo esemplificativo, alcune delle strategie investigative utilizzate prevedono il controllo della catena di fornitura per l’industria sanitaria e farmaceutica, il monitoraggio dei canali di distribuzione illegali specialmente nel dark web, l’infiltrazione nelle reti criminali e l’analisi delle transazioni finanziarie”.
Le investigazioni sul mercato nero nel settore healthcare rappresentano un importante strumento per combattere il crimine farmaceutico e proteggere la salute pubblica. Le aziende del settore devono continuare a collaborare con agenzie investigative e adottare strategie innovative per contrastare il mercato nero dei farmaci. È solo attraverso un impegno congiunto che sarà possibile ridurre l’impatto negativo di questo fenomeno e garantire l’affidabilità e la sicurezza del mondo farmaceutico ma soprattutto del “bene salute”.