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Ricerca Persone

Investigazioni per Privati: Ricerca Persone

 

Il fenomeno delle persone scomparse è un fenomeno quanto mai attuale e costante negli anni, sia in Europa che in Italia.

Con riferimento particolare a quest’ultima, dall’analisi della tredicesima Relazione semestrale presentata al Viminale, è emerso che sono più di 31.000 le persone scomparse e ancora da rintracciare in Italia dal 1974 ad oggi. La relazione, inoltre, rileva che nei primi sei mesi del 2015 si è registrato un aumento di 7.993 casi, e, di converso, che è aumentato anche il trend dei ritrovamenti: 125.657 al 30 giugno 2015, contro i 119.802 del 31 dicembre 2014 (+5.855). Un fenomeno quindi allarmante e doloroso di cui la maggior parte della popolazione ne ignora la portata.

Per persona scomparsa si intende un soggetto che non si riesce a trovare e/o che è irreperibile da più di 24 ore e la cui scomparsa, generalmente, viene denunciata alle Forze dell’Ordine. Sono molti i casi, spesso riportati anche dalla cronaca, di persone scomparse o che all’improvviso e senza ragioni apparentemente valide fanno perdere le tracce di sé.

Ogni anno infatti molte persone si allontanano e si rendono irreperibili, scomparendo improvvisamente, senza lasciare alcuna traccia e senza che all’apparenza vi sia una spiegazione plausibile: trattasi di bambini, adolescenti, anziani, stranieri, uomini e donne che da un giorno all’altro appunto svaniscono nel nulla, senza che vi fossero previ ed evidenti segnali di pericolo, malcontento o disagio. In realtà dietro ad ogni allontanamento si nasconde un’ombra, un rancore, un dispiacere, un trauma da abuso, un tradimento, un problema che diventa ingestibile, dove l’unica soluzione per aggirare l’ostacolo consiste nel far perdere le proprie tracce.

I motivi che possono spingere una persona ad allontanarsi sono di diversa natura: depressione, problemi di salute, traumi o disgrazie (come ad esempio abbandoni familiari, sottrazione di minori, ricerche dei genitori naturali), infedeltà coniugale o invaghimenti (fughe con amanti), ma anche debiti, insolvenze e fallimenti, latitanze, renitenza a testimoniare, ecc. Altri tipi di sparizione, invece, sono legati ad un sequestro o ad un decesso per un trauma o per cause naturali. Oppure ancora, quando si parla di allontanamento, si può avere a che fare con soggetti affetti da malattie psichiche o da altre gravi patologie o con minori che sono stati portati via da uno dei genitori o da un parente o che minacciano il suicidio a seguito di una delusione amorosa.

Si tratta comunque, nella maggior parte dei casi, di eventi che suggeriscono a persone, spesso fragili e facilmente suggestionabili, di allontanarsi dai propri cari nell’illusione di fuggire dai problemi o di inseguire il sogno di una vita nuova, trascurando i sentimenti di coloro che soffrono per questo abbandono.

Riassumendo quindi, esistono due diversi tipi di allontanamento: volontario e involontario (o forzato). L’allontanamento è volontario quando una persona, nel pieno delle sue facoltà mentali, decide di allontanarsi, mentre invece si parla di allontanamento involontario, o forzato, quando lo stesso è stato imposto con violenza contro la volontà della vittima.

In caso di scomparsa di un parente o di altro soggetto sarebbe meglio evitare il cosiddetto fai da te, poiché, siccome si è coinvolti emotivamente, si correrebbe il serio rischio di inquinare tracce importanti per le ricerche o di non ottenere le informazioni o gli esiti desiderati.  Per tali motivi, è indispensabile dapprima denunciare il fatto alle forze dell’ordine e, in secondo luogo, dare tempestivo mandato ad un’agenzia investigativa esperta nelle ricerche di persone scomparse, al fine di poter reperire più informazioni possibili nell’immediato ed arrivare al ritrovamento nel minor tempo possibile.

La collaborazione tra l’Investigatore Privato e le Forze dell’Ordine può accelerare il ritrovamento della persona scomparsa. Siccome il numero delle persone scomparse è rilevante, tale fatto sta facendo sorgere sempre di più la necessità di avvalersi di figure altamente professionali, come quella dell’Investigatore Privato.

Quest’ultimo può fornire infatti un contributo importante al ritrovamento delle persone scomparse proprio in considerazione del periodo che stiamo vivendo, in cui le risorse delle Forze dell’Ordine risultano sempre minori e la tempestività dell’intervento gioca un ruolo fondamentale nella possibilità di ritrovamento della persona. L’integrazione funzionale tra forza pubblica e privata persegue infatti il fine di abbattere i costi e di offrire un servizio più efficiente, contestualmente poi, restituisce molti operatori di Polizia alle loro funzioni fondamentali. Questa cosa non è da sottovalutare, poiché disporre di più risorse per le Forze dell’ordine da investire nella prevenzione e nella repressione di molti altri gravi reati, significa concorrere a tutelare maggiormente la Pubblica Sicurezza.

Vi è da aggiungere inoltre che la figura del detective privato si è profondamente evoluta nel corso degli anni ed ha acquisito competenze multidisciplinari (in ambito psicologico, informatico, investigativo forense e nel campo delle indagini difensive) che gli permettono di essere un prezioso contributo nella ricerca di persone scomparse.

Inoltre, proprio in considerazione della necessaria tempestività richiesta in caso di persone scomparse, gli 007 privati, mediante supporti tecnologici avanzati, possono riuscire a raccogliere elementi che potrebbero fornire tracce utili alla pianificazione delle ricerche e a restringere di conseguenza il campo dalle aree non pertinenti. Come noto, le tecnologie sempre più avanzate forniscono innumerevoli dati ma richiedono un tecnico per il quale le forze dell’ordine, dovendo richiedere il supporto dei loro reparti scientifici, rischierebbero di dilatare notevolmente i tempi di reazione.

Rintracciare una persona scomparsa è un’attività molto complessa che si basa innanzitutto sull’analisi delle informazioni fornite dai parenti, amici e/o conoscenti circa le abitudini e le frequentazioni del soggetto scomparso. La regola basilare per l’Investigatore è arrivare a conoscere profondamente il ricercato, farsi un’idea esatta della resistenza fisica e psichica dello stesso, della sua moralità, delle sue conoscenze e frequentazioni, delle sue disponibilità finanziarie.

L’investigatore è tenuto infatti ad esaminare ogni suo comportamento e abitudine, così da intuirne le mosse e capire i motivi dell’allontanamento. Tutti questi elementi sono importanti perché permettono di studiare e di identificare i luoghi in cui focalizzare maggiormente le ricerche, nonché di valutare la gravità della situazione in cui si troverà lo scomparso una volta rintracciato. Inoltre il detective classifica, cataloga e reperta tutto ciò che può apparire interessante o apparentemente poco interessante; utilizza foto cartografiche e cartine di ogni genere, ricorre alle geo-scienze forensi, si muove con droni, lavora con strumentazioni tecnologiche d’avanguardia senza mai dimenticare che la tecnologia non può sostituire l’uomo e quindi la logica dell’investigatore; si immedesima nello scomparso e nella sua eventuale voglia di scomparire, analizza tutti coloro che hanno involontariamente o volontariamente causato la scomparsa (genitori, marito, moglie, figli, amante, datore di lavoro e via dicendo), ricostruisce gli ultimi momenti presenti, tutti i contatti e le amicizie, i social network, viaggi, la situazione sentimentale e patrimoniale, le paure e le aspettative dello scomparso.

Più di una volta si ha avuto notizia di casi di persone scomparse ritrovate proprio grazie all’intervento di investigatori privati: questo perché il detective ha la possibilità di condurre un’attività investigativa muovendosi in modo autonomo e senza limiti di risorse, e poi anche perché si avvale di collaboratori e consulenti tecnici esperti. Il lavoro di squadra è infatti basilare in questo tipo di indagine ed aumenta di molto le possibilità di successo nel ritrovamento del soggetto.

I casi di ricerca delle persone scomparse necessitano pertanto di indagini investigative laboriose, meticolose e snervanti dove è indispensabile essere preparati e avere tenacia, inventiva e pazienza per poter raccogliere elementi utili alla ricerca arrivando così a rintracciare la persona scomparsa. La specificità e la complessità del lavoro, in questo tipo di indagini, obbliga chi opera nel contesto, ad una formazione altrettanto complessa. Va precisato che chi presta opera in tale ambito ha a che fare con uno scenario molto delicato, dove un errore compiuto durante la fase iniziale delle operazioni, può pregiudicare tutto l’iter procedimentale delle indagini.

Si possono raggiungere risultati insperati, anche quando si tratta di ricercare persone scomparse all’estero tramite un lungo lavoro di coordinamento tra notizie ottenute da familiari ed amici, informazioni acquisite sul campo mediante tecniche e metodi di indagine collaudati (analisi di rapporti sociali, relazionali, tracciabilità degli spostamenti fisici, analisi dei movimenti bancari e commerciali).

Di fronte alla mancanza totale di informazioni, il sentimento di vuoto e di impotenza che affligge i famigliari o altre persone legate al soggetto scomparso è devastante forse più di un lutto. Diventa fondamentale pertanto nei casi in cui il soggetto si allontana volontariamente o non risulta più rintracciabile per motivi che sembrano sconosciuti e misteriosi, affidarsi immediatamente ad un investigatore privato che pianifichi e realizzi indagini private per rintraccio di persone con l’ausilio delle più moderne metodologie.

L’agenzia di investigazioni Argo vanta una particolare esperienza nell’individuazione di quelle persone che da un giorno all’altro non risultano più rintracciabili da amici e familiari e sembrano svanite nel nulla. Argo è specializzata nel rintraccio e nelle ricerche di persone scomparse in Italia e all’estero. I nostri detective sono dotati di un’elevata esperienza e di una specifica formazione in materia, che consentono loro di creare linee d’intervento efficaci e focalizzate sull’obiettivo.

Affidarsi al nostro pool di investigatori è sinonimo di garanzia, di serietà, di professionalità e di massima riservatezza. Rivolgendovi ai nostri servizi potete contare sull’assistenza di un professionista che si dedicherà completamente alla risoluzione del caso con tecnologie e metodi avanzati ed appropriati. Rapidità, abilità e profonda conoscenza delle metodologie applicate sono le caratteristiche fondamentali per la riuscita di operazioni delicate come quella del rintraccio di persone sia nel breve che nel lungo periodo.

Al termine dell’indagine, verrà fornita una relazione scritta, producibile in giudizio, corredata di prove fotografiche e di documentazione appropriata, ove potranno rinvenirsi: rintraccio di indirizzi in qualsiasi parte del mondo, (residenza e/o domicilio reale di un soggetto), esame delle eventuali presenze presso l’abitazione, attività lavorativa, luoghi di lavoro, acquisizione di tutti i dati o fatti che potranno essere testimoniati in giudizio.

Nella ricerca di persone disperse, si realizzano tecniche di ricerca e d’indagine con il fine di mettere in campo tutte le risorse possibili per raggiungere il risultato desiderato.

Vengono analizzati, innanzitutto, i vissuti della persona scomparsa, che possono aver motivato l’allontanamento, le patologie e la stabilità psichica, l’assunzione di medicinali antidepressivi che possono aggravare le condizioni di salute. Attraverso un’intervista con i famigliari, loro previa disponibilità, vengono altresì analizzate le dinamiche relazionali e gli aspetti significativi della persona dispersa.

Viene infine esaminato il ruolo della rete sociale e l’opportunità di diffusione ed affissione di appelli.

Le operazioni di ricerca di una persona scomparsa, soprattutto se la stessa è avvenuta molte ore prima della segnalazione, richiedono, sovente, la verifica di un vasto territorio.

Il team, in ogni momento e soprattutto nella prosecuzione delle ricerche nei giorni successivi, circoscrive quali aree sono state controllate e bonificate. Tale verifica può essere effettuata solamente con l’utilizzo di sistemi informatici tecnologicamente avanzati. La pianificazione delle operazioni consisterà nell’individuare e circoscrivere la zona di ricerca, fornendo relativa cartografia a tutti i partecipanti alle ricerche.

Si definisce area di ricerca quella parte di territorio nella quale si ipotizza che la persona scomparsa possa trovarsi, in relazione alle sue caratteristiche personali, ai risultati dell’indagini di Polizia ed alla morfologia del territorio. In tale area inizieranno le ricerche.

L’area di ricerca si andrà poi a suddividere in zone di ricerca, i cui confini potranno essere delimitati da: strade; sentieri noti; confini morfologici come spartiacque, dorsali, strapiombi, forre, fiumi, torrenti, impluvi fondovalle, ecc.; linee elettriche, metanodotti; limiti di bosco o di prato.

Le zone di ricerca saranno poi numerate o nominate ed assegnate alle singole squadre. Ad ogni squadra si affiderà una zona da perlustrare suggerendo loro una tecnica di ricerca. Le più conosciute tecniche di ricerca sono:

ricerca per punti sensibili e battitori veloci; ricerca in zone preferenziali; ricerca a tappeto; ricerca per sentieri; manovra a rete; ricerca notturna. Ricerca per punti sensibili e battitori veloci.

Per ottimizzare la prima fase delle operazioni, senza inquinare troppo l’area, si può dare corso ad una ricerca con battitori veloci. Essi si recheranno nei punti individuati sulla base delle testimonianze assunte in loco (casolari, canaloni, etc.). Questo tipo di ricerca, anche se darà esito negativo, potrà comunque fornire notizie utili per la successiva pianificazione dell’intervento.

L’elaborazione dei dati geografici e la progettazione della mappa dell’area di ricerca avverrà mediante l’impiego di tecnologie.

Partendo da una zona certa dalla quale il disperso si è allontanato in relazione alle informazioni relative al disperso e al motivo della scomparsa tale area sarà sempre più ampliata.

Questo tipo di procedura di controllo delle prestazioni di ricerca globale aumentano la probabilità di trovare la persona ma soprattutto consentono di: identificare le squadre, zonizzare le aree di battuta, definire il punto di ultimo avvistamento, geolocalizzare le unità di ricerca, georeferenziare gli effetti personali rinvenuti.

Queste informazioni risultano altresì basilari anche per quanto riguarda la ricostruzione dello scenario incidentale e per le stesse indagini dell’Autorità Giudiziaria e per l’impiego dei Nuclei Cinofili da parte delle forze dell’ordine:

L’aiuto che un cane può dare all’uomo, affiancandolo in molteplici attività, è conosciuto, apprezzato e sempre più incoraggiato, soprattutto quando è necessario l’uso di un senso che l’uomo ha quasi del tutto perso: l’olfatto.

Il cane, infatti, ha un olfatto molto fine, forte di oltre 200 milioni di cellule olfattive (contro 5 milioni nell’uomo); questo gli permette di apprezzare la presenza di piccolissime quantità di molecole odorose, con una sensibilità almeno mille volte maggiore della nostra.

Durante il suo lavoro di ricerca, il cane utilizza, infatti, quasi esclusivamente un solo strumento, il naso e più in generale l’olfatto. A proposito invece delle capacità discriminatorie dell’olfatto canino possiamo affermare che anche qui questo animale ci può stupire: discriminare, significa distinguere, e un cane sa distinguere, quindi riconoscere come diversi due odori molto simili (traccia-pista), così come noi siamo in grado di distinguere due sfumature di colore molto prossime.

I cani addestrati per le ricerche  sono molto utili quando non si conosce il punto esatto di partenza del disperso e quando sono trascorse diverse ore dalla scomparsa e con specifici addestramenti possono essere utilizzati anche per la ricerca di persone sotto le macerie o travolte da valanghe.

La traccia è più facilmente riconducibile a qualcosa che conosciamo, perché per traccia, si intende anche quella visibile, lasciata dalle impronte dei piedi, dai segni di un animale nel bosco, dalle ruote di un’auto ecc. Qualcosa di simile avviene per la traccia olfattiva, quando una persona si muove, lascia dietro di sé una traccia di odore, facilmente individuabile dal cane. Ovviamente se questa traccia viene lasciata in un luogo “sporco” dal punto di vista odore, questa si confonde con tutti gli altri odori, magari di altre tracce, non risulta più utilizzabile e perde ogni significato;

diverso il discorso se questa traccia viene lasciata in un ambiente neutro, senza altri odori o perlomeno senza altri odori simili, insomma in quello che si definisce un ambiente vergine.

Qui diviene subito riconoscibile e percepibile e quindi ripercorribile da un cane addestrato allo scopo.

Si definisce preferenziale quel tipo di ricerca rivolta in zone nelle quali è presumibile che il disperso si sia più facilmente recato rispetto ad altre zone.

È definita preferenziale, in sostanza, quella zona che ha una relazione logica con il tipo di attività svolta dal disperso o con il motivo della sua presenza in quel luogo (cercatore di funghi, cacciatore, escursionista, ecc.) E’ importante la verifica dei singoli luoghi: casolari, rifugi, legnaie ecc., che si possono individuare sulla mappa topografica e raggiungere eventualmente con gli automezzi.

A tappeto, invece, è quella che partendo da una zona certa dalla quale il disperso si è allontanato ed effettuando almeno 1 Km di raggio si avvia la perlustrazione del luogo; in relazione poi alle informazioni relative al disperso e al motivo della scomparsa tale area potrà essere ulteriormente ampliata.

Questo tipo di ricerca non deve lasciare scoperta alcuna zona, la tecnica è a pettine. I ricercatori si dispongono in linea retta distanziati in modo che lo spazio tra due operatori consecutivi sia “battuto a vista”: l’intervallo dipende dalla morfologia del terreno.

Inquinamento reperti

I responsabili delle squadre dovranno assicurarsi che, durante le ricerche, non vengano inquinati eventuali reperti o prove e provvederne al recupero.

La ricerca notturna è più complessa ma non per questo meno efficace delle altre. Mentre nelle ricerche diurne è più facile che siano i ricercatori a trovare la persona scomparsa, di notte, considerato che gli operatori usano sistemi luminosi visibili a distanza, è possibile che, condizioni fisiche permettendo, sia la vittima a farsi trovare, andando incontro a loro, oppure attirando l’attenzione con richiami e grida.

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