Sono stati 149 gli omicidi di donne nel 2016, uno ogni due giorni e mezzo, e la maggior parte sono avvenuti per mano di chi dichiarava di amarle, il partner (59 su 149), un familiare (33), un ex compagno (17). Sono solo alcuni dei dati diffusi dall’Istat il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, una data scandita da numerosi eventi in memoria delle vittime del femminicidio ma, soprattutto, celebrata per rompere il muro di silenzio che, in genere, accompagna e alimenta la violenza.

I dati lasciano poco spazio all’immaginazione. Sono, infatti, quasi 7 milioni le donne che in Italia hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita, l’11% prima ancora di aver compito 16 anni. E, poi, ce n’è un altro milione e più da annoverare tra le vittime di ricatti o molestie sessuali sul lavoro, per non parlare dei 3 milioni e 466 mila donne vittime di stalking. Ma il 78% di quelle che hanno subito atti persecutori, quasi 8 su 10, non si è rivolto alle istituzioni né ha cercato aiuto.

Chiedere aiuto, denunciare, ricercare le prove

Oggi le cronache non fanno che riportare storie di molestie che, troppo spesso, terminano con un tragico epilogo. “Colpisce che tra i femminicidi segnati da violenze pregresse – si legge sul sito dell’Agi a proposito del Rapporto Eures sul femminicidio in Italia – nel 44,6% dei casi la vittima aveva denunciato l’autore, senza tuttavia ottenere una protezione idonea a salvarle la vita. In circa la metà dei casi i maltrattamenti subiti dalle vittime di femminicidio avevano un carattere ricorrente”.

Alla necessità di denunciare e di chiedere aiuto, si affianca, dunque, quella – forse altrettanto urgente – di ricercare le prove, l’acquisizione delle quali è essenziale per poter arrivare ad una giusta condanna. E, come è noto, nel nostro ordinamento tale ricerca spetta unicamente alle parti. In questo senso può essere utile rivolgersi ad un’agenzia investigativa privata.

Ma che cos’è lo stalking e perché assumere un investigatore privato?

In sostanza, con il reato di stalking ci si riferisce a quell’insieme di atti persecutori che minano la serenità di un individuo e che generano in lei/lui stati d’ansia e di timore, fino a portarlo a temere per la propria incolumità e per quella dei suoi congiunti.

Dopo aver denunciato il fatto alle forze dell’ordine, potrebbe essere utile assumere un investigatore privato per raccogliere prove importanti, così da poter sporgere una querela maggiormente attendibile. Inoltre, un’accurata indagine condotta da un detective è utile a salvaguardare la propria incolumità e a far valere i propri diritti in sede giudiziale.

Ecco, in sintesi, la procedura che viene messa in atto dagli operatori dell’agenzia Argo SpA nei casi di stalking:

  • Tutela: pedinamento dell’assistito, vittima di stalking, e del presunto stalker;
  • Acquisizione delle prove: materiale video/fotografico necessario ai fini legali;
  • Profiling dello stalker: nei casi in cui non se ne conosca l’identità, grazie alle competenze specifiche degli operatori si cerca di restringere il cerchio dei sospetti o di individuare lo stalker.

<<Indagini per stalking>>

 

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