Finta malattia, abuso dei permessi legge 104, doppio lavoro, assenze ingiustificate; sono solo alcuni dei più comuni casi di assenteismo che, se provato, può portare al licenziamento per giusta causa del dipendente infedele. Lo sanno bene i datori di lavoro che con il licenziamento per assenteismo hanno già avuto, loro malgrado, a che fare.

Un dipendente può, infatti, legittimamente assentarsi dal lavoro per molteplici ragioni, siano esse familiari, personali o di salute. Ma quando l’assenteismo si trasforma in un’abitudine dietro cui si nasconde altro – un secondo lavoro, il prolungamento di weekend e ferie, il simulato accudimento di familiari per cui si ha diritto ai permessi della legge 104 – ecco che allora l’azienda può ricorrere a soluzioni come il licenziamento per giusta causa.

Quando le indagini sull’assenteismo fanno da deterrente: l’osservatorio dell’agenzia investigativa Argo

Dal 16% pre indagini ad un tasso di assenteismo e di utilizzo illegittimo dei permessi legge 104 più che dimezzato: questi sono solo alcuni dei dati elaborati dell’osservatorio dell’agenzia investigativa Argo di Roma, che restituiscono un quadro interessante e socialmente rilevante del fenomeno. “5 anni fa abbiamo avviato uno studio – spiega Matteo Adjimi, titolare di Argo – chiedendo a 63 aziende nostre clienti di indicarci il tasso percentuale di assenteismo lavorativo presente nelle loro realtà prima della stipula del contratto. Pertanto abbiamo deciso, in accordo con le stesse, di procedere a studi di follow up, per quantificare l’andamento delle assenze dei dipendenti (esclusivamente per malattia e permessi legge 104) con l’utilizzo dell’attività investigativa e con i primi licenziamenti per giusta causa”.

Ed ecco i risultati: “Le percentuali parlano di un 16% di assenteismo e utilizzo dei permessi legge 104 prima delle nostre indagini che si è ridotto notevolmente, fino al 7%, dopo l’inizio delle investigazioni. Questo dato se (in parte) potrebbe essere il frutto di una mera casualità, dall’altra ci indica che l’attività investigativa, e quindi il licenziamento per giusta causa, funziona da vero e proprio deterrente per gli altri dipendenti”.

Licenziamento per assenteismo: l’investigatore privato a tutela del patrimonio aziendale

L’assenteismo, del resto, incide negativamente sia sull’economia dell’azienda che sugli stessi lavoratori. L’azienda, infatti, in presenza di dipendenti assenteisti, tende a perdere produttività a causa della modifica dei programmi di lavoro e delle sostituzioni del lavoratore o dei lavoratori assenti. I dipendenti sono spesso costretti a prendere il posto o svolgere le mansioni degli assenteisti, con una conseguente insoddisfazione del personale più corretto e fedele.

L’assenteismo è una delle cause, quando provato nella sua gravità, che possono determinare appunto il licenziamento per giusta causa, proprio perché la condotta del lavoratore è talmente grave da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro, essendo venuto meno il vincolo fiduciario. Nel caso in cui il datore di lavoro abbia dei sospetti circa un suo dipendente assenteista, come spesso ribadito dalla Corte di Cassazione (ad esempio Cass. n.6236 del 2001), può rivolgersi ad un’agenzia investigativa o ad un investigatore privato; potrà così accertare ed eventualmente provare che sussiste un’ipotesi di assenteismo e verificare se il lavoratore abbia un doppio lavoro, effettui false timbrature del cartellino, violi il patto di non concorrenza o utilizzi in modo scorretto i permessi legge 104.

Licenziamento per assenteismo: il dossier investigativo come prova in giudizio

Sarà, dunque, compito dell’agenzia investigativa raccogliere, attraverso i proprio investigatori privati qualificati, tutte le informazioni e le prove utili (corredate anche da eventuale materiale fotografico, audio e/o video) da presentare in giudizio. In questo modo il datore di lavoro potrà procedere legalmente nei confronti del dipendente infedele forte del cosiddetto dossier investigativo. Tale documento, redatto dall’agenzia a fine mandato, ha proprio lo scopo di raccogliere le prove a sostegno della posizione del datore di lavoro e, soprattutto, ha valore probatorio in ambito processuale.

Licenziamento per assenteismo: ok della Cassazione all’investigatore privato.

In un ambito delicato come quello del diritto del lavoro e del licenziamento per assenteismo è bene ricordare alcuni importanti passaggi giurisprudenziali.

  • Con la sentenza n. 8373 del 4 aprile 2018, la Corte di Cassazione ha ribadito la legittimità del ricorso all’agenzia investigativa da parte del datore di lavoro per accertare il mancato svolgimento dell’attività lavorativa da parte dei dipendenti. La Suprema Corte ha precisato che è lecito avvalersi dell’investigatore privato solo qualora il controllo non sconfini nella vigilanza dell’attività lavorativa vera e propria (riservata dallo Statuto dei Lavoratori al datore di lavoro stesso e ai suoi collaboratori). L’indagine può, invece, accertare “le cause dell’assenza del dipendente dal luogo di lavoro concernenti appunto il mancato svolgimento dell’attività lavorativa da compiersi anche all’esterno della struttura aziendale”.
  • Già la sentenza n. 4984/14, emanata dalla Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione, aveva statuito la liceità da parte del datore di lavoro di rivolgersi ad un investigatore privato o ad un’agenzia investigativa a tutela del patrimonio aziendale, per verificare se il dipendente, che usufruisce dei permessi concessi dalla legge 104/1992, stia beneficiando correttamente di un permesso concesso e disciplinato dal diritto, o se piuttosto stia commettendo un illecito a danno del datore di lavoro e della collettività.
  • E ancora, nel 2011 (sentenza n. 3590) la Cassazione aveva chiarito che non è precluso l’utilizzo di agenzie investigative “purché queste non sconfinino nella vigilanza dell’attività lavorativa vera e propria”, ma siano limitate ai casi in cui i dipendenti si rendono colpevoli di illeciti o addirittura via sia solo il sospetto o la mera ipotesi che tali condotte siano in corso di esecuzione.

 

Per saperne di più e conoscere i servizi dell’agenzia investigativa Argo sul licenziamento per assenteismo:

<<Assenteismo? È legittimo il ricorso all’agenzia investigativa>>

<<Investigazioni e abuso dei permessi legge 104/1992>>

<<Assenteismo per doppio lavoro>>

<<Assenteismo e simulazione della malattia>>

 

Diritto d’autore: 123RF – Dmitriy Shironosov 

TEL H24 : ROMA : +39 0639738131 MILANO : +39 0280897079 TORINO : +39 0110252907 LONDON : +44(0)7435131959 TEL H24 : ROMA : +39 0639738131 MILANO : +39 0280897079 TORINO : +39 0110252907 LONDON : +44(0)7435131959 TEL H24 : ROMA : +39 0639738131 MILANO : +39 0280897079 TORINO : +39 0110252907 LONDON : +44(0)7435131959 TEL H24 : ROMA : +39 0639738131 MILANO : +39 0280897079 TORINO : +39 0110252907 LONDON : +44(0)7435131959