“In Italia il 20% dei giovani tra i 15 e i 34 anni consuma frequentemente alcolici, il 16% fuma fino al compimento dei 24 anni e il 19% ha consumato cannabis nell’arco di un anno – riporta La Stampa in un articolo pubblicato ad inizio anno – Inoltre è del 49% la percentuale dei giovani tra i 14 e i 19 anni che hanno giocato d’azzardo almeno una volta all’anno. Sono alcune statistiche sulle dipendenze giovanili presentate nel nuovo numero di A Scuola di Salute (fonti: Osservatorio Europeo sulle droghe, Doxa, Istat, Nomisma e Unipol), a cura dell’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente”.
Gli interrogativi più diffusi tra i genitori
“Ma come si fa a capire quando la vita dei figli è stata contagiata dal tocco malvagio della droga? – si legge sempre su La Stampa in un recente articolo che interroga gli esperti dopo l’allarme sollevato dalla Prefettura di Torino sulla diffusione di cocaina tra i minorenni torinesi. “Osservare i comportamenti dei figli e cogliere i segnali di cambiamento. «I genitori dovrebbero seguire una sola regola fondamentale che racchiude tutti i decaloghi a tutela delle tossicodipendenze: prestare attenzione a quello che succede ai figli. Badare cioè alle loro trasformazioni» dice Ruggero Gatti, responsabile del dipartimento dell’Asl per le nuove dipendenze”.
Non è certamente facile ma è fondamentale per un genitore, quando si hanno dei dubbi o si palesano dei campanelli d’allarme, cercare di raccogliere quante più informazioni possibili e chiedere aiuto a strutture adeguate. “Dove possono rivolgersi i genitori? «Nei vari consultori territoriali delle Asl, nei centri per le tossicodipendenze, nei punti di ascolto. Ce ne sono tanti sul territorio. In caso di dubbi è importante rivolgersi a un esperto. Perché aiuta i genitori a leggere i segnali indicatori lanciati dai figli e ad interpretarli correttamente»”.
Quando chiedere aiuto all’investigatore privato?
Rivolgersi ad un’agenzia investigativa certificata, che ha al suo interno investigatori privati professionisti, può essere utile per poter conoscere e circoscrivere la reale entità del problema. E’ opportuno, infatti, sia intervenire preventivamente, attraverso l’ausilio di un investigato privato, per conoscere in anticipo certe situazioni e per fare in modo che non degenerino, sia ex post quando i segnali sono ormai inequivocabili.
L’agenzia investigativa, svolgendo un’adeguata attività di osservazione statica e dinamica, può monitorare e analizzare i comportamenti del giovane accertando quali compagnie, luoghi e locali frequenta, verificando l’eventuale assunzioni di droghe e/o alcool o la manifestazione di comportamenti criminosi quali bullismo, baby gang, vandalismo o altro ancora.
L’agenzia investigativa Argo interviene con la massima professionalità e riservatezza per tutelare la salute e la vita di giovani e giovanissimi e agisce anche in situazioni particolarmente delicate. Grazie al nostro pool di investigatori privati si possono evitare situazioni di rischio, intervenendo tempestivamente per garantire il massimo sostegno al minore.
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